martedì 29 gennaio 2013

SPECIALE USTICA - La verità raccontata da un protagonista


La vicenda di Ustica raccontata da Guglielmo Sinigaglia, che all'epoca era Tenente Colonnello, ma si è ritrovato a vivere come un BARBONE (nel vero senso della parola) per evitare di "essere suicidato"... o di finire coinvolto in qualche incidente come è capitato a tutti coloro che sapevano la VERITA'; ovvero non solo che l'aereo è stato colpito da un missile; ma che sarebbe stato minato e affondato dopo che era rimasto a galla per almeno 2 ore; il pilota era miracolosamente riuscito nell'ammaraggio di emergenza e quasi tutti i passeggeri erano salvi. Dopo l'ammaraggio hanno chiesto aiuto: ma anziché i soccorsi è intervenuto un sottomarino per farli affondare, insieme alla verità, che non doveva emergere...

Della storia del Ten. Colonnello Sinigaglia ne avevamo già parlato nei mesi scorsi con l'articolo Guglielmo Sinigaglia, da Ten.Colonnello a barbone. Il segreto di Ustica (articolo + altra intervista)

Di seguito vi proponiamo un'altra imperdibile testimonianza:

Strage di Ustica, il documentario che non doveva uscire e che contiene le risposte


Ecco uno dei documenti su Ustica a cui facciamo riferimento

Ecco uno dei documenti su Ustica a cui facciamo riferimentoQuesto documentario ha una lunghissima genesi e gestazione, fatto di contatti, lacrime, sangue, depistaggi e coraggio. Tutto comincia quando un ex operativo in Libano, già facente parte della scorta del presidente Sandro Pertini, entra in contatto con chi scrive. Un rapporto sincero, a tratti duro, sicuramente profondo. Dopo la sentenza definitiva in sede civile sul risarcimento delle famiglie delle 81 vittime, è arrivato il momento che il mondo sappia, conosca quei documenti, quelle carte, quei riferimenti, in grado di spiegare cosa avvenne poco prima, durante e dopo la strage di Ustica.
La prima parte di questa storia ha permesso di creare una prima parte di inchiesta, ancora oggi consultabile sul sito di Palermo Report e che invitiamo a consultare per cominciare ad addentrarsi meglio nell’operazione militare che doveva togliere di mezzo Muhammar Gheddafi e portare ad un cambio di regime in Libia.

Il tradimento da parte di un noto politico italiano, su cui la fonte traccia l’identikit ma non ha prove per poterlo affermare con assoluta precisione, permise a Gheddafi di sopravvivere e all’Italia di accedere al petrolio libico a prezzi ridotti, mentre le partecipazioni libiche nelle aziende italiane crebbe.
La qualità del video è volutamente bassa, per tutelare la fonte da eventuali ritorsioni, nonostante le ferite, fisiche e morali su quella notte, siano evidenti e la sua sete di giustizia è l’unica cosa che lo tiene in vita. Un’intervista che nasce da 40 ore filate di lavoro intenso, fatto di spostamenti notturni, attenzione a tutte le possibili “scie elettroniche” lasciate alle spalle per evitare di mettere in pericolo la propria e l’incolumità di chi fosse vicino agli autori di questo documentario, di abboccamenti, arrivati da Australia e Francia per poter pubblicare questo lavoro, attenzionarlo prima e “ritoccarlo” nelle sue parti più scottanti.
Un documentario che invece InformAzione intende presentarvi così com’è, senza censure, in modo integrale.
All’interno troverete tutti i nomi ed i documenti che dimostrano la preparazione dell’operazione, le strutture logistiche che operarono quella notte e quello che accadde subito dopo. Nessuno degli operativi quella notte si era reso conto che l’operazione militare e di intelligence era stata compromessa, tutti erano convinti che l’aereo abbattuto fosse quello in cui volava Gheddafi.
Non a caso lo scorso anno, furono i servizi segreti francesi a freddare il dittatore libico sul finire della guerra in Libia. Prima di cominciare la visione, è giusto ricordare come lo stesso Gheddafi, il giorno dopo la strage, fece pubblicare a suo nome sul giornale “L’Ora” un necrologio in cui si ringraziavano le 81 vittime che, in modo del tutto inconsapevole, si erano immolate per salvare la sua vita.
Il nostro lavoro giornalistico è stato fatto. Se la magistratura lo riterrà opportuno, si potranno effettuare i necessari riscontri e integrare questi documenti nel processo che dovrebbe finalmente far coincidere la verità storica alla verità giudiziaria. Buona visione

FONTE:  QUI

Monti e la Favola dell'IMU


di Daniel Gentile, collaboratore di nocensura.com

Monti: giù Imu dal 2013. Irpef e Irap dal 2014
E promette: 'Più detrazioni su prima casa e figli'

Mario Monti, ospite di Omnibus, illustra il suo programma in materia fiscale. A cominciare dall'imposta sulla casa: "Imu ridotta dal 2013, e cioé accrescere la detrazione sulla prima casa da 200 a 400 euro e il raddoppio delle detrazione da 100 a 200, per ciascun figlio e anziano a carico fino a un massimo di 800 euro". "Il costo stimato - ha detto il leader di Scelta Civica - è due miliardi e mezzo; la copertura viene dal contenimento della spesa corrente primaria pari a circa 3 miliardi. 


Sull'Irap, il programma prevede, una "riduzione favorevole al lavoro dal 2014" con "l'eliminazione del monte salari dalla base imponibile dell'Irap". Il totale, ha spiegato, "sarà pari al dimezzamento dell'attuale carico fiscale sul settore privato, circa 11,5 miliardi di imposta in meno in cinque anni sulle imprese". Infine il capitolo Irpef: "Meno Irpef dal 2014, vogliamo ridurre il peso dell'imposta a partire dai redditi medio bassi attraverso l'aumento delle detrazioni per i carichi familiari e la riduzione delle aliquote a partire da quelle più basse, complessivamente nella legislatura ridurremo il gettito Irpef di 15,5 miliardi".


Il ritorno del rischio sui mercati per l'Italia "dipende da quello che facciamo a seguito delle elezioni", e con ciò non voglio "terrorizzare", ma dire che se "pensassimo di andare per una nostra strada" in Europa "lo pagheremmo presto", sottolinea Monti.


Durante la visita nelle zone terremotate, "ho notato che viene chiesto l'abbonamento Rai e cose del genere ai cittadini che hanno perso la casa; ovviamente mi occuperò oggi stesso di questi aspetti".

Ora, mi fermerei a sottolineare alcuni aspetti di quanto dichiarato da Monti:

1) "Meno Irpef dal 2014, vogliamo ridurre il peso dell'imposta a partire dai redditi medio bassi attraverso l'aumento delle detrazioni per i carichi familiari e la riduzione delle aliquote a partire da quelle più basse, complessivamente nella legislatura ridurremo il gettito Irpef di 15,5 miliardi"

SI MA NON HA SPIEGATO IL NOSTRO "PROFESSORE" DOVE INTENDE PRENDERE QUESTI SOLDI

2) "dipende da quello che facciamo a seguito delle elezioni"

NON DOVREBBE FORSE QUESTO ESSERE UN PUNTO IMPRESCINDIBILE CHE VINCA LE ELEZIONI O NO?
perchè ho come la sensazione che Monti voglia dire, che vincendo le elezioni si può, altrimenti NO.

3)  se "pensassimo di andare per una nostra strada" in Europa "lo pagheremmo presto"

QUESTA ULTIMA AFFERMAZIONE A CHIUDERE IL SUO INTERVENTO, HA TUTTI I TONI DI UNA MINACCIA,
questo NON è giusto, poichè non si può ne si deve governare RICATTANDO un popolo.

Siamo sempre più lontani da quello che può essere definita Democrazia Popolare,
che ormai sembra essere più che un concetto, un miraggio quasi del tutto svanito,
la mia paura più grande, è quella che questo miraggio, scompaia per sempre e le persone si dimentichino del suo vero significato.